La complessità olfattiva del vino

La complessità olfattiva è una caratteristica determinata dalla varietà delle sfumature odorose che formano il profumo del vino. La sua valutazione richiede una maggiore attenzione di quella dell’intensità olfattiva, poichè si deve dare il tempo alle sostanze responsabili dei singoli profumi di farsi riconoscere. Non è sufficiente avvicinare un paio di volte il bicchiere al naso per individuare i diversi sentori, anche se un degustatore esperto si rende subito conto se il profumo è semplice o articolato. La complessità olfattiva è quindi data dal numero di sfumature presenti nel vino, che si liberano dal bicchiere in successione, una dopo l’altra, e che si riconoscono con ripetute inspirazioni. Attualmente molti vini sono dotati di una buona intensità olfattiva, mentre sono meno numerosi quelli che presentano anche una ricca complessità. Nella valutazione di un degustatore ufficiale, solitamente i vini giovani o ottenuti da vitigni poveri di sostanze presentano una scarsa varietà di profumi odorosi; viceversa i vini che hanno subito una breve o lunga evoluzione si presentano abbastanza complessi e complessi. I vini che riscontrano il criterio ampio sono quelli che hanno fatto tantissima evoluzione in legno e un lunghissimo invecchiamento e sprigionano numerosissime sfumature odorose (esempio: vini liquorosi).

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